Il melanoma deriva da mutazioni genetiche nei melanociti, le cellule che producono il pigmento, che ritroviamo nella pelle, negli occhi, nell’orecchio interno e nelle meningi. Sebbene il Melanoma  rappresenti circa l’1% di tutti i tumori maligni della pelle, rappresenta la forma più aggressiva e la più letale del cancro della pelle. Questa malattia colpisce principalmente la popolazione caucasica di entrambi i sessi,  e una volta che diventa metastatica, la prognosi è molto sfavorevole, pertanto l’identificazione precoce di questo tumore è cruciale per la vita del paziente.

Grazie all’incredibile scoperta di due grandi scienziati, James P. Allison del Cancer Center di Houston  e Tasuku Honjo del Dipartimento di immunologia e medicina genomica dell’Università di Kyoto, vincitori del Premio Nobel per la Medicina 2018, la lotta al Cancro in particolare ai tumori della pelle come il Melanoma metastatico, del rene e polmone può finalmente avvalersi di nuove potenti  armi. Le loro scoperte hanno spianato la strada all’immunoterapia

Nelle risposte antitumorali, le cellule T del nostro sistema immunitario diventano capaci di riconoscere le cellule tumorali specifiche, si attivano e quindi proliferano e si differenziano, acquisendo la capacità di distruggerle.

Il Dermatologo rappresenta la sentinella, il Grande Cacciatore del Melanoma, l’unico capace di riconoscerlo anche quando è appena comparso sulla nostra pelle e quindi, capace di fermarlo in tempo.

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